mercoledì 11 gennaio 2017

Il mistero della piramide alimentare


Sul sito foodinsider leggiamo oggi di un "mistero" che riguarda i Quaderni del Ministero della Salute. In particolare la versione che si trova online adesso e che è datata 25 Ottobre 2015 pare differisca in un punto fondamentale dalla versione che - con lo stesso titolo (e data!) era stata messa online originariamente.
La differenza la vedete in foto e consiste nella piramide alimentare pubblicata a pagina 59 del documento. Nel documento pubblicato e scaricabile inizialmente la piramide mostra che il consumo di carni rosse è consigliato 1 volta al mese (12 volte l'anno quindi). Si vede nella piramide di sinistra. Nel documento che invece lo ha sostituito (senza proclami né spiegazioni, evidentemente, perchè ha la stessa data e lo stesso titolo di quello originario) troviamo una piramide alimentare in cui la carne rossa viene suggerita 3 volte a settimana (il consumo consigliato aumenta da 12 a 156 volte l'anno quindi) e compaiono anche le carni lavorate (hot dog e salumi), 1 volta a settimana (52 volte l'anno). Proprio quelle carni lavorate che l'OMS nell'Ottobre del 2015 ha dichiarato come certamente cancerogene, inserendole nel gruppo 1, come il tabacco ed altre sostanze.

La piramide giusta, almeno secondo il bilancio dell'evidenza scientifica attuale, non è certo quella che il Ministero ha pubblicato per seconda, nel documento in questione, che differisce infatti da quella della Harvard School of Education  che a sua volta si rifà al My Plate dell'USDA del 2011 (che ha copiato il piatto del Physician Committee for Responsible Medicine del 2009). 

Ma il mistero rimane. Perché le due piramidi così diverse nello stesso documento? 
Una spiegazione potrebbe essere che a fine dell' Ottobre del 2015 le dichiarazioni dell'OMS sulle carni rosse e lavorate avevano fatto talmente scalpore che chi ha redatto il documento Italiano aveva pensato bene di incorporarle limitando il consumo di carne rossa e non mettendo nella piramide le carni lavorate. 
Poi però, anche e probabilmente per "colpa" della dichiarazione dell'OMS, il consumo di carne nel nostro paese ha subito un forte calo a favore di altri cibi come i legumi, per esempio. A questo punto qualcuno potrebbe essersi lamentato (qualcuno legato al business della carne rossa e lavorata). Magari questo qualcuno potrebbe aver fatto pressioni sul Ministero (o il Ministero si è preoccupato che le vendite di carne stessero scendendo, non importa se salivano quelle di legumi, si vede, forse perchè i legumi costano poco, si produce meno ricavo e quindi reddito? chissà) ed ecco che come mi ha spiegato il Dr Ruocco, il Ministero ha chiesto parere al CNSA, il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare che invece si è espresso contrariamente all'OMS. Ed ecco allora il cambiamento della piramide alimentare del Ministero.


Cosa possiamo fare?

Possiamo sicuramente chiedere lumi al Ministero della Salute stesso, sul perchè di questa nuova piramide alimentare.

Scriviamo:


Oggetto: la Piramide Alimentare del Ministero non rispecchia i suggerimenti dell'OMS

Testo:

Gentili Signori,
Vi scrivo perchè ho notato che a pagina 59 del Documento da voi pubblicato (I Quaderni del Ministero della Salute del 25 Ottobre 2015) la Piramide Alimentare che suggerite di seguire per restare in buona salute riporta il consiglio di consumare carne rossa tre volte a settimana e le carni lavorate come hot dog e salumi una volta a settimana.
L'OMS si è espressa, proprio quello stesso mese, in maniera contraria, cioè le carni lavorate sono cancerogene certe, mentre le carni rosse sono cancerogene probabili.
Come mai allora il Ministero ne consiglia un consumo così elevato?
In origine anche voi avevate messo online un documento diverso, in cui la piramide alimentare suggeriva un consumo di carne rossa una volta al mese (e salumi ed hot dog erano assenti), ma poi lo avete sostituito, ma il nuovo documento ha la stessa data e lo stesso codice (ISSN 2038-5293).

Potete svelarmi questo mistero? Il consumo di carne rossa consigliato è passato, nel Vostro documento, da 12 volte l'anno a 156 volte l'anno, è una bella differenza.
Se è un errore potreste confermarmi che lo correggerete al più presto?
Vi segnalo che anche la Harvard School of Medicine consiglia di limitare le carni rosse e di evitare le carni lavorate, seguendo i dettami dell'OMS (vedi qui https://www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/healthy-eating-plate/).

Grazie.


Cordiali saluti,


(nome, cognome)





2 commenti:

  1. A me HANNO RISPOSTO:

    ...
    innanzitutto La ringrazio per la sua cortese mail e per la segnalazione.
    In proposito, ricordo che il Quaderno “Nutrire il pianeta, nutrirlo in salute. Equilibri nutrizionali di una sana alimentazione”, rappresenta il risultato di una collaborazione tra esperti del settore, al fine di fornire un contributo conoscitivo in ambito nutrizionale.

    Nello specifico della problematica relativa al consumo di carni rosse e insaccati, nel capitolo dieta mediterranea vengono riportate - nel testo - le caratteristiche principali della classica “dieta mediterranea”:

    • abbondanza di cibi di origine vegetale: frutta, verdura, pasta, pane, cereali, patate;

    • consumo prevalente di cibi freschi e di stagione, quasi sempre di provenienza locale (es. frutta di stagione, verdure appena colte);

    • utilizzo dell’olio d’oliva come principale fonte di grassi;

    • consumo quotidiano di formaggi e/o yogurt, ma in quantitàlimitate;

    • pesce, carne bianca, uova: qualche volta a settimana;

    • dolci ricchi di zuccheri o di grassi saturi solo poche volte a settimana;

    • consumo di carne rossa piuttosto limitato, presente nella dieta qualche volta al mese.


    La piramide alimentare presente nel Quaderno pubblicato sul portale va letta in congiunzione con il testo e rappresenta graficamente tali indicazioni, in maniera necessariamente sommaria, come si può facilmente dedurre dalla non perfetta corrispondenza numerica tra i vari gruppi di alimenti e i pasti settimanali da coprire (sono più dei 14 pasti da consumare in una settimana).

    In proposito, va tenuto presente anche che nella prefazione del Quaderno viene specificato che esso “è destinato innanzitutto ai medici di famiglia, a coloro quindi che più di ogni altro promuovono e monitorano la salute dei nostri cittadini e possono indirizzarli a corretti comportamenti alimentari”. Quindi, il medico, a seguito delle evoluzioni scientifiche in materia può, in scienza e coscienza, informare i pazienti in maniera opportuna, non solo sui modelli alimentari corretti, ma anche su frequenze e porzioni adeguate.

    La piramide pubblicata inizialmente è stata sostituita poiché inserita dall'estensore del capitolo per un mero errore, rilevato purtroppo dopo la pubblicazione.

    Le carni rosse e quelle trasformate fanno parte della dieta degli italiani e il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare - sentito in proposito dopo la pubblicazione del Quaderno e dopo il parere dello Iarc (agenzia dell'OMS) a cui Lei faceva riferimento- non ritiene al momento si debbano essere escludere del tutto, pur se consiglia di evitare "l'eccessivo consumo di carne rossa, sia fresca che conservata" e di "prestare particolare attenzione alle modalità di preparazione e cottura degli alimenti, limitando, in particolare, cotture alla griglia ad alte temperature e fritture".

    In questo quadro generale, e fatte salve scelte individuali diverse, rapportare il consumo di carne rossa ad una frequenza mensile risulterebbe eccessivamente restrittivo nell’ottica dei tre aspetti fondamentali alla base di una dieta equilibrata:

    - la varietà, che permette di ottenere una dieta più appetibile e di aumentare la possibilità di introdurre tutte le sostanze essenziali al nostro organismo e miscelare gli alimenti in razioni ad equilibrata densità nutritiva,

    - l'equilibrio nelle scelte, che devono risultare corrette sia quantitativamente, che per tipologia degli ingredienti, preferendo quelli ad alto valore nutrizionale,

    - la moderazione, ponendo attenzione alle porzioni che si consumano, valutando le reali necessità personali.

    Ovviamente il Ministero continua a seguire, come per gli altri aspetti di sanità pubblica, il dibattito scientifico su questi argomenti e ove insorgessero novità importanti, non mancherà di adottare i necessari provvedimenti.



    Cordiali saluti

    dott. Giuseppe Ruocco

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