Per quanto riguarda mio figlio, oltre alle vitamine giornaliere prescritte dal pediatra, ho cercato di mettere in pratica i consigli del mio ginecologo che segue l'
Ayurveda, cioè
in primis massaggiarlo tutti i giorni con un olio specifico (Olio Vata della Ayurveda Maharishi, in Erboristeria a 13,50 Euro), la mattina e prima del bagno serale (così con il calore l'olio penetra nella pelle). Il massaggio infatti rinforza il sistema immunitario del bambino. Poi ho assunto un preparato ayurvedico (
Mak 4) durante l'allattamento, che è un tonico e immunomodulatore, che dovrebbe essere passato a mio figlio tramite l'allattamento. Quindi ho cercato di evitargli particolari stress (troppe visite, troppi spostamenti ma anche rumori forti) e climi avversi (troppo caldo, troppo freddo, vento ecc.). Inoltre pochi contatti con bambini in età scolare, spesso portatori di malattie infettive.
Secondo i precetti della medicina occidentale, il metodo migliore per evitare le malattie consiste nel vaccinarsi. Non sono completamente daccordo perchè ritengo che il metodo migliore sia probabilmente quello di avere le difese immunitarie alte, però è vero che esistono malattie molto gravi contro le quali non mi sono sentita di rischiare la vita di mio figlio. Per i nuovi nati, la legislazione Italiana prevede, in particolare, una serie di vaccini contro alcune malattie secondo un determinato
calendario.
Vi verrà sicuramente consigliato il vaccino
esavalente (nome:
Infanrix Hexa), contenente 4 vaccini obbligatori e due raccomandati. Paradossalmente i 4 obbligatori si riferiscono a malattie più o meno debellate, almeno in Europa:
poliomelite (ca. 1500 casi in tutto il mondo, nessuno in Italia), difterite (ultimo caso in Italia all'inizio degli anni 90, ma ho letto di epidemie recenti nell'ex Unione Sovietica) o difficili da contrarre per un neonato (epatite B: si prende con scambio di siringhe o con trasfusioni di sangue infetto, tetano: si puo' prendere se ci si taglia con ferri arruginiti, cosa difficile per un neonato), mentre maggiormente utili sembrano le vaccinazioni contro pertosse (che se presa nel primo anno di vita è pericolosa) e emophilus influenzae di tipo b (che è pericolosa perchè può dare origine a meningite). Pero' l'Associazione Culturale Pediatri è dubbiosa sull'efficacia. Vedi
qui)
Importante è non fare vaccinare vostro figlio (o figlia) se non sta bene, cioè se ha febbre o altri episodi acuti. I vaccini infatti possono dare reazioni avverse (dalla febbre a reazioni neurologiche gravi e permanenti). In rete e in libreria troverete tante informazioni sui vaccini tra cui se non si è medici è abbastanza difficile districarsi. Di seguito le informazioni che ho trovato (in rete ma anche e soprattutto da medici e specialisti del settore) in occasione delle vaccinazioni di mio figlio e che reputo importanti.
Vaccino anti epatite B
E' il più controverso, obbligatorio nei neonati solo in Italia e al centro di uno scandalo che coinvolse l'allora ministro della Salute De Lorenzo (che prese una tangente di 600 milioni per farlo inserire tra quelli obbligatori nel nostro Paese, anche se non è stato provato). Presenta molti effetti collaterali negli adolescenti e negli adulti ed è sospettato di
slatentizzare alcune malattie neurologiche gravi, come la sclerosi multipla e la sindrome di Guillame Baurré. Non si è riusciti a provare una correlazione certa, ma ciò non significa che la correlazione non esista. Il consiglio che ho ricevuto da una pediatra molto esperta di vaccini, ex direttrice di un centro vaccinale nel nord Italia (vedi sotto), è di aspettare a vaccinare finché il bambino non è esposto a un rischio (genitori o conviventi portatori del virus, anche portatori sani, operazioni chirurgiche ecc.) e di
non fare la vaccinazione se ci sono parenti di primo grado affetti da sclerosi multipla.
E' possibile rifiutare la vaccinazione antiepatite B (e qualunque vaccinazione) oggi, in quanto un decreto interministeriale del 1998 asserisce che
i bambini non vaccinati devono comunque essere ammessi alla scuola dell'obbligo.
Per evitare l'antiepatite B si può fare il pentavalente (Pentavac) che però contiene tracce non dosabili di thiomersal (mercurio). Il mercurio è stato messo al bando dai vaccini in quanto ritenuto responsabile di reazioni avverse anche gravi. Se si vogliono evitare anche le tracce non dosabili di mercurio (il che ritengo sia più prudente) l'unica alternativa è fare:
1) l'
Infanrix Dtpa (trivalente
senza tracce di thiomersal),
2) il vaccino coniugato singolo contro l'emofilo (identico a quello che si aggiunge nella fiala per preparare l'Infanrix Hexa), il nome commerciale è
Hiberix o
Act-Hib, e
3) il vaccino singolo di Salk contro la polio.
Occorre quindi distanziare nel tempo - una settimana-15 giorni (l'immunologo
Gava consiglia un mese, per permettere al bambino di smaltire gli eccipienti contenuti in ogni vaccino) ma sempre entro il primo anno di vita - la somministrazione dei vaccini. L'inconveniente è l'aumento del numero di punture e di eccipienti e adiuvanti - come l'alluminio- somministrati al bambino.
Personalmente ho valutato anche questa strada ma ho preferito alla fine fare l'esavalente proprio per ridurre al massimo la somministrazione a mio figlio di alluminio (altro metallo i cui effetti non si conoscono ma si pensa che potrebbe essere lui il responsabile degli effetti avversi che si registrano - anche se raramente- in seguito alle vaccinazioni).
Nota: quando si parla di vaccini con i centri vaccinali della Asl si ricevono informazioni per lo più allarmiste nei confronti di tutte le malattie, cioè i centri vaccinali (così come molti pediatri) cercano di fare vaccinare quanti più bambini possibile e "spingono" tutti i vaccini, quelli obbligatori ma anche gli altri. Esiste cioè un fronte compatto pro-vaccinazione. Bisogna però valutare caso per caso, secondo me e vaccino per vaccino, perchè il fronte pro-vaccini sembra essere mosso, nella sua azione, da interessi diversi che vanno da target numerici (raggiungere un certo numero di vaccinati l'anno) dei centri vaccinali a probabili regalie e donazioni delle case farmaceutiche ai medici. Il problema nella valutazione dell'opportunità di vaccinare o meno è dato anche dal fatto che in alcuni (molti?) casi non si dispone di dati aggiornati e relativi al proprio Paese sui rischi da vaccino contro i rischi derivanti dalla malattia (come per es. sullo Pneumococco per cui si vaccina contro solo 7 dei 90 sierotipi esistenti e i cui dati di diffusione dei sierotipi si riferiscono agli USA!).
Qui potete scaricare il testo del Decreto del Presidente della Repubblica del '99 con cui si sancisce che le scuole devono accettare anche i bambini non vaccinati.
AGGIORNAMENTO del Luglio 2009: ho avuto una conversazione telefonica con una pediatra di Modena, ex direttrice di un centro vaccinale (D.ssa Luisella Grandori) fondatrice dell’associazione “no grazie, pago io” (associazione di 200 medici e operatori sanitari che hanno deciso di non accettare regalie dal settore farmaceutico) e questo è quanto mi ha detto in merito ad epatite b, difterite e pneumococco:
Domanda: L’antiepatite b conviene farla?
Risposta: Se il bambino non è esposto ad un rischio (familiare convivente malato o portatore sano) no. Se si ha per esempio madre o padre malati di sclerosi multipla consiglio di non farlo perché non c’è prova che non possa slatentizzare questa malattia. In Francia vari anni fa si era osservata una insorgenza di questa malattia su adulti vaccinati da poco (1 anno) con l’antiepatite b. Allora hanno fatto degli studi in cui però non si è riusciti a provare la correlazione. La Cocraine Collaboration, un’ associazione molto seria, ha detto che “non è provata la correlazione ma non si puo’ neanche negare!”
L’epatite b è una malattia terribile ed è molto diffusa in Asia e nell’Est Europa. Se si hanno
tate conviventi per esempio e il bambino non è vaccinato contro l’epatite b conviene far fare loro l’esame per vedere se sono portatrici sane, perché si è visto che la malattia si contrae non solo con scambio di siringhe o sangue ma anche nella convivenza, cioè che bastano quantità infinitesime di sangue (posate, bicchieri, ecc) per trasmetterla.
Difterite:
E’ una malattia grave, si cura con gli antibiotici però alcune volte la tossina può essere piu’ veloce della cura e quindi compaiono le placche in gola. Sono placche bianche e dure che non si staccano (se si staccano sanguinano) e si muore. In Russia c’è stata un’epidemia negli anni 90, anche oggigiorno ci sono dei casi (600 all’ultima rilevazione). Ci si contagia anche tramite i portatori sani. Nel 2001 è morto un bambino di 3 mesi in Finlandia perché la famiglia ha ospitato una famiglia russa che era portatrice sana di difterite. In Italia l’ultimo caso è stato negli anni ’90, una bambina di Milano – non vaccinata- è morta perché ricoverata in Ospedale non le è stata fatta la diagnosi differenziale per la difterite e il padre (medico omeopata) non l’aveva vaccinata e – visto che allora le vaccinazioni erano obbligatorie- aveva fatto dei certificati falsi e quindi in Ospedale non ha detto che la figlia non era vaccinata così quando i medici hanno visto spuntare le placche della difterite era troppo tardi.
Pneumococco:
Purtroppo il vaccino che esiste protegge solo contro 7 dei 90 sierotipi in circolazione negli USA (non esistono dati sui sierotipi per l’Italia), inoltre man mano che ci si vaccina contro questi 7 gli altri si stanno potenziando, infatti l’anno scorso in Sicilia è morto un ragazzo/bambino ed i giornali gli hanno dato grande rilevanza dicendo che bisogna vaccinarsi, ecc. Peccato che lui fosse vaccinato contro lo pneumococco, ma è stato contagiato lo stesso.
Vaccino antipertosse
E' un vaccino raccomandato perchè la pertosse, se contratta nel primo anno di vita può essere molto pericolosa. Paradossalmente è inserito in tutte le combinazioni disponibili in Italia anche se non è obbligatorio pertanto se si vuole evitare (si registrano effetti avversi - atonia- in un caso ogni 60.000 dosi. Sono effetti passeggeri ma a vedersi non sono belli perchè il bambino perde completamente il tono muscolare per una mezz'ora)
l'unica alternativa è ordinare il vaccino antitetanico e l'anti-difterico separati (2 vaccini). In Italia non sono disponibili perchè l'Italia aa scelto di fornirsi solo da multinazionali, che evidentemente non li producono più, per cui va fatto ordinare dall'Olanda o dalla Danimarca dove invece sono ancora reperibili. Però i centri vaccinali in genere non amano fare quest'opera di "reperimento" perchè comporta molte procedure burocratiche e tante telefonate, per cui potrebbero liquidarvi dicendo che non è possibile. La D.ssa Grandori mi ha detto che in Emilia Romagna lo fanno, ma non sa se per esempio in altre regioni come il Lazio, i centri vaccinali sono altrettanto disponibili (immagino di no).
Volendo evitare l'antipertosse vale comunque la pena di tentare.
Aggiornamento del 14-08-09:Ho fatto il secondo round di vaccinazioni a mio figlio e prima, come la prima volta, gli ho fatto prendere delle medicine omeopatiche (drenanti) secondo un
protocollo che mi è stato fornito da un mio medico di fiducia:
sulfur 7ch: 5 granuli al dì per 10 gg a cavallo della vaccinazione
lympomyosot fiale: 1 fiala al dì per 10 gg a cavallo della vaccinazione
thuja 7 ch: 5 granuli la sera del giorno della vaccinazione, 5 granuli il giorno successivo.
Aggiornamento del 5-4-2010:
La mia pediatra mi ha informato recentemente che a roma, presso la Farmacia del Vaticano è possibile ordinare il vaccino quadrivalente (cioè senza antiepatite b e antipertosse). Non so se contenga o meno il thiomersal, però.
Oggi sul Blog di Beppe Grillo si parla di vaccini (e anche nei commenti ci sono molte informazioni utili) http://www.beppegrillo.it/2010/04/il_padre_di_un_bambino_autistico.html?s=n2010-04-05
Aggiornamento del 10 Settembre 2014:
qui trovate una lista degli eccipienti contenuti nei vaccini (Americani, ma temo in quelli italiani non sia molto diversa)